300milioni per sostenere settori e tecnologie collegati all’efficienza energetica ed all’eco-compatibilità

Andrea CapobassoLegislazione

Nei giorni scorsi è stato approvato il decreto legge n°40 del 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n°71/2010. Il provvedimento contiene alcune misure per sostenere i settori e le tecnologie collegati all’efficienza energetica ed all’eco-compatibilità, oltre ad alcune semplificazione in materia di edilizia. “A nostro avviso – fa sapere il responsabile del dipartimento Competitività e Ambiente del CNA Nazionale, Tommaso Campanile – i contenuti del decreto, oltre ad essere limitati sia nelle risorse stanziate che nell’individuazione dei settori incentivati, non colgono le esigenze del mercato e delle piccole e medie imprese.In particolare si continua a delineare una strategia del Governo in materia di incentivazione dei settori collegati all’efficienza energetica, alle fonti rinnovabili ed ai settori eco-compatibili più in generale, poco chiara ed assolutamente incostante”.
L’articolo 4 del D.L. al comma 1 istituisce, presso il Ministero dello sviluppo economico, un fondo di 300 milioni per sostenere la domanda finalizzata a obiettivi di efficienza energetica, ecocompatibilità e sicurezza sul lavoro. Le modalità di erogazione delle risorse e i tetti di spesa sono stati disciplinati attraverso il decreto attuativo datato 26 marzo 2010.

I soldi messi a disposizione dal fondo potranno essere utilizzati per acquistare:
– cucine componibili,
– elettrodomestici ad alta efficienza (lavastoviglie, forni elettrici e piani cottura,
cucine a gas, cappe climatizzate, pompe di calore per acqua calda),
– motocicli,
– macchine agricole,
– gru,
– rimorchi,
– inverter e motori ad alta efficienza,
– motori e stampi per la nautica,
– banda larga,
– l’acquisto di immobili ad alta efficienza.

Gli incentivi saranno disponibili a partire dal 15 aprile 2010, fino ad esaurimento delle risorse, mentre i venditori possono registrarsi già dal 6 aprile, tramite un apposito
call-center gestito da Poste Italiane (numero verde 800.556.670).
 
L’articolo 5, dello stesso decreto, rivede alcune norme che riguardano l’ “Attività di edilizia libera”. Nella fattispecie vengono liberalizzati alcuni interventi edilizi, per i quali viene eliminato l’obbligo didichiarazione di inizio attività, salvo disposizioni più restrittive previste da normelocali.Tra gli interventi soggetti alla semplificazione, rientrano quelli di manutenzione ordinaria e straordinaria, se non riguardano le parti strutturali dell’edificio, non comportano aumento del numero delle unità immobiliari e non implicano incremento rispetto ai parametri urbanistici esistenti, nonché l’installazione di pannelli solari, fotovoltaici e termici, senza serbatoio.

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