Legge sul Made in Italy, CNA: ancora un passo indietro

Andrea CapobassoCna Nazionale

“Ancora una volta il Made in Italy fa un passo indietro.”. Lo ha affermato il Segretario Generale della CNA Sergio Silvestrini dopo il rinvio dell’entrata in vigore della legge che dovrebbe tutelare e valorizzare i prodotti realizzati in Italia. “Purtroppo era prevedibile – ha dichiarato Silvestrini -  che una legge non sottoposta preventivamente alla procedura prevista dall’Unione Europea, e per la quale non sono stati predisposti i necessari decreti di attuazione, venisse dichiarata inapplicabile.” “Certo – prosegue Silvestrini – si avverte la mancata presenza del Ministero dello Sviluppo Economico nel presidiare un argomento di grande rilevanza e complessità, che richiede un delicato, e continuo confronto con i partner dell’Europa. La CNA è da sempre in prima fila nell’azione di tutela e valorizzazione del Made in Italy. Seguiremo con attenzione l’iter di approvazione del nuovo regolamento comunitario che introduce l’obbligo del marchio di provenienza su alcune categorie di prodotto destinate al consumo e provenienti da Paesi extra UE.” “La nuova disciplina sul marchio di origine – conclude Silvestrini – deve tradursi, a breve, in un atto legislativo concreto e il principio della corretta informazione ai consumatori sui prodotti deve diventare prassi generalizzata.”

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