Energia, bolletta salata per le piccole imprese

Andrea CapobassoCna Nazionale

La bolletta elettrica pagata dalle imprese italiane nel 2009 è più salata di oltre il 30% rispetto a quella degli altri paesi europei e costa  alle Pmi circa 10 miliardi  di euro l’anno”.  Lo ha detto Ivan Malavasi (nella foto), al Tg1 Economia, aggiungendo che “il caro energia” è stato una delle cause principali dello svantaggio competitivo del nostro sistema produttivo. “E’ quindi necessario – ha aggiunto il Presidente della Cna – diminuire subito le tariffe, eliminando le tasse improprie”. Il servizio del Tg1 Economia ha citato ampiamente  un rapporto elaborato dal Centro studi della CNA, secondo il quale l’elevato costo energetico per le imprese, è dovuto a fattori di natura sia strutturale che fiscale: in Italia, indica la Cna, il prezzo dell’elettricità è maggiore di quello medio Ue sia al lordo che al netto dell’imposte. Per superare tali criticità la CNA chiede misure concrete ed incisive, alcune delle quali auspicate dalla stessa Autorità dell’Energia, tra cui: l’introduzione del principio di separazione proprietaria tra i soggetti che gestiscono le infrastrutture strategiche e le imprese che operano a monte e a valle della filiera, al fine di evitare situazioni di concentrazione del mercato e di abuso di posizione dominante.  l’imposizione di tetti antitrust più rigidi nelle fasi di produzione, importazione e vendita; la perequazione fiscale sui consumi di elettricità e gas che, a parità di gettito per l’erario, consentirebbe di annullare l’attuale trattamento iniquo tra PMI e grandi consumatori; l’eliminazione di accise, addizionali e oneri generali nel calcolo della base imponibile IVA; il trasferimento alla  fiscalità generale di una parte degli oneri presenti in bolletta e la previsione di un tetto massimo per l’imposizione di ulteriori oneri; la diversificazione del mix produttivo, puntando sulla generazione distribuita da fonte rinnovabile.
 

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