Provincia di Frosinone – Nuovo Regolamento Impianti Termici

Andrea CapobassoCNA Frosinone, Installazione e impianti

A seguito dell’emanazione del nuovo Regolamento della Provincia di Frosinone, che dal 10/05/2023 ridefinisce gli adempimenti relativi agli Impianti Termici di tutto il territorio (con eccezione del Comune di Frosinone), ivi incluse le tempistiche relative ai controlli di efficienza energetica e relativi bollini, la CNA ha incontrato lo scorso 11 gennaio i vertici dell’Ente e di APEF, al fine di porre una lunga serie di quesiti, osservazioni e proposte migliorative.

Davide Rossi – direttore CNA Frosinone

Davide Rossi, Direttore CNA: Si tratta di un atto di grande importanza per l’ambiente del nostro territorio, il quale sostituisce il precedente Regolamento da tempo superato dalla normativa nazionale e regionale. In tale contesto, e per il lavoro svolto, svolgono un ruolo di preminente rilevanza le Imprese del settore installazione impianti e CNA ne associa ad oggi oltre 400 ovvero il 35% dell’intera categoria sul territorio provinciale, che conta n° 1208 Imprese attive tra Termoidraulici, Elettricisti e Frigoristi.

Quale ruolo svolge CNA per tale categoria?
Verso gli impiantisti assolviamo un ruolo informativo, formativo e di assistenza in ogni ambito tecnico e normativo (solo ad esempio: FER – F-GAS – DM 37/08 – Norme UNI) che coinvolge anche la consulenza circa l’applicazione sul territorio dei corretti adempimenti afferenti agli Impianti Termici. Trattasi quest’ultimo di un flusso di informazioni che arriva infine, tramite i nostri impiantisti, ai proprietari e conduttori degli impianti stessi, ovvero i “responsabili degli impianti”. Nell’alveo di tali nostre azioni vanno ricondotti anche i numerosi incontri divulgativi tematici svolti nelle passate annualità, alla presenza dell’Amministrazione Provinciale e degli Enti avocati alle ispezioni, che anche stavolta si sono dimostrati attenti alle nostre istanze e disponibili ad una prossima iniziativa divulgativa presso CNA alla quale inviteremo tutte le imprese.

Quali quesiti avete sottoposto all’Ente e quali i miglioramenti da voi auspicati?
Il passaggio dal precedente Regolamento a quello attuale richiede innanzitutto una fase transitoria che va al più presto normata, altrimenti famiglie ed installatori si troveranno nell’impossibilità di adempiere correttamente, anche in riferimento al bollino verde e relativi oneri di spesa per le ispezioni. Abbiamo poi richiamato l’attenzione sull’esigenza di rispettare gli adempimenti previsti dalla normativa F-GAS, sanzionando chi si avvale di installatori non Certificati F-GAS ai sensi del DPR 146/2018, dato che il nuovo regolamento include ora anche i condizionatori d’aria, seppur con potenza termica superiore a 10 Kw. Analoga richiesta relativa al FER. Solo le imprese che assolvono all’obbligo di aggiornamento triennale possono operare su impianti alimentati da fonti rinnovabili (es. pompe di calore, caldaie, caminetti e stufe a biomassa, sistemi foto termoelettrici).

Abbiamo poi chiesto semplificazione su vari fronti: dall’adesione dei manutentori all’istituendo Albo provinciale, che a nostro avviso non deve passare attraverso l’iscrizione delle imprese all’Albo dei fornitori della Provincia. Abbiamo quindi chiesto che sia esclusa l’eventualità che alle Imprese si chieda di inserire i singoli dati di controllo già presenti sui rapporti di controllo su eventuali portali telematici provinciali, laddove se ne stesse prevedendo l’adozione. Ciò comporterebbe un aggravio di lavoro non dovuto e relativi costi aggiuntivi ricadenti sulle imprese di installazione.

Che fine fanno i bolini? Sappiamo che sono previste tempistiche differenti dal passato.
CNA ha chiesto l’adozione di un atto circa la gestione del passaggio dal precedente regolamento (2013) al nuovo, con particolare riguardo alla corretta interpretazione delle cadenze dei controlli di efficienza energetica e pagamento del relativo bollino. Taluni impianti che prima erano soggetti ad un bollino biennale oggi lo vedono passare a 4 anni. Ma anche su questo, come su tutto il resto, abbiamo avuto ampie rassicurazioni circa un passaggio “morbido” dal vecchio regime all’attuale, durante il quale l’Ente opererà con criteri flessibili, pur nel rispetto della normativa vigente.

C’è poi la questione sicurezza. Sappiamo che gli impianti possono essere anche molto pericolosi se non manutenuti periodicamente.
Fare il bollino ogni 2 o 4 anni (controllo efficienza energetica) non significa che si è “a posto”. La caldaia va controllata di fatto ogni anno (sicurezza). E questo lo impone chiaramente la legge (Art. 7 – DPR 74/2013). Riteniamo importante che il Regolamento, quale documento di riferimento territoriale avente anche un peso “culturale” significativo nei confronti di tutta la cittadinanza in tema di Impianti Termici, riporti anche in maniera evidente tale obbligo, per non infondere confusione tra la cittadinanza.

Non sarebbe auspicabile che vi fossero regole univoche in tutto il territorio Provinciale?
Le nostre peculiarità demografiche (Comune di Frosinone > 40.000 abitanti – Tutti gli altri Comuni < 40.000 abitanti) determinano da sempre, in ragione della pur legittima autonomia normativa degli Enti sulla materia, una difformità nelle regole che sovrintendono gli Impianti Termici sul territorio. Una difformità che ha sempre creato inevitabili disagi ed aggravio burocratico presso le Imprese del settore. Riteniamo che ora, grazie all’armonizzazione richiesta dalla Regione, tale difformità debba essere definitivamente annullata tramite una piena convergenza dei Regolamenti ed a beneficio non solo degli Installatori, ma di tutta la collettività. CNA sollecita sin d’ora l’istituzione di un tavolo di lavoro urgente tra Provincia e Comune. Abbiamo inoltrato analoga istanza al Comune di Frosinone.

L’incontro dell’11 gennaio presso la Provincia è stato per noi molto soddisfacente ed attendiamo ora un riscontro alle questioni poste.

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