Rapporto CNA, le Imprese di Frosinone lavorano fino all’11 luglio per pagare le tasse

Andrea CapobassoCna Nazionale

Rapporto CNA, le Imprese di Frosinone lavorano fino all’11 luglio per pagare le tasse – Le Imprese di Frosinone lavorano 193 giorni l’anno, dal 1° gennaio e fino all’ 11 luglio, vale a dire per il 53% del tempo, per pagare i tributi e i restanti 172 per i consumi personali e familiari. E’ quanto emerge dal Rapporto CNA “Comune che vai, fisco che trovi”.

Occorre però sottolineare che anche a Frosinone, come nel resto d’Italia, si registra la spinta verso il basso del peso complessivo del fisco sul reddito d’impresa (total tax rate), che infatti dal 61,7% del 2019 scende al 52,9% del 2022. Un dato per il quale Frosinone si attesta al 71° posto su 114 comuni analizzati, in testa la virtuosa Bolzano con il 46,7%, maglia nera Agrigento con il 58%.

Queste proiezioni sono contenute nel Rapporto 2023 “Comune che vai fisco che trovi” a cura dell’Osservatorio permanente CNA sulla tassazione delle piccole e medie imprese, che basa la sua analisi sull’impresa tipo, con un laboratorio artigiano di 350 metri quadrati o un negozio di 175 metri quadrati, ricavi per 431mila euro, un impiegato e quattro operai dipendenti, 50mila euro di reddito.

Nel dettaglio, a Frosinone l’incidenza dell’aliquota Ivs (Invalidità – vecchiaia – superstiti) è pari al 35,2%, delle imposte regionali all’0,9 e di quelle comunali al 14,3.

Ed ecco le sette proposte della CNA:

  1. proseguire nel percorso di riduzione della tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, partendo dai redditi medio-bassi, eliminando le disparità di trattamento fiscale con i lavoratori dipendenti;
  2. introdurre un regime premiale nella tassazione dei redditi: “Chi è più efficiente, meno paga”, prevedendo riduzioni automatiche all’aumentare del reddito dichiarato rispetto al reddito “normale” che emerge dagli Indicatori Sintetici di Affidabilità (Isa);
  3. completare l’eliminazione dell’Irap;
  4. introdurre un regime di favore con tassazione agevolata per premiare chi investe nella propria impresa personale;
  5. procedere con la riforma del catasto, avvicinando il valore catastale tassato al mutevole valore di mercato degli immobili;
  6. agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni d’azienda, al pari di quanto previsto in caso di conferimenti;
  7. evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica BtoB, eliminando nel più breve tempo possibile tutti i regimi Iva del “reverse charge” attualmente previsti, lo “split payment”, nonché la ritenuta dell’8% applicata sui bonifici relativi a spese per cui sono riconosciute le detrazioni fiscali.

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