Centri Revisione. Occorre chiedere le fatture a Poste Motori per non perdere la detraibilità dell’IVA

Andrea CapobassoAutoriparazione

 

Il Consorzio denominato “Poste Motori”, a decorrere dallo scorso 14 luglio 2014, agisce quale concessionario della riscossione dei diritti della Motorizzazione, in sostituzione, per tale attività, di Poste Italiane. A seguito di tale avvicendamento l’importo versato a tale consorzio, quale ente di diritto privato, deve considerarsi quale corrispettivo della prestazione del servizio di riscossione. Sotto il profilo fiscale, il consorzio “Poste Motori” dovrà emettere fattura con applicazione dell’Iva al 22% e, conseguentemente, il centro di revisione dovrà – così prescrive la circolare del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 1 luglio 2014, n. 2194/RU – rifatturate all’utenza il servizio per ciascun pagamento effettuato.

 In questo quadro i centri di revisione, in relazione ad ogni prestazione di “Poste Motori” vedranno un costo di 1,46 euro ed un ammontare di Iva detraibile di 0,32 euro e, in modo speculare un ricavo di 1,46 euro e un’Iva da versare di 0,32 euro.  L’operazione, per ogni revisione auto come illustrato nella seguente tabella si presenta, pertanto, perfettamente neutrale.

 

Operazione   Reddito d’impresa Posizione IVA 
 Acquisto del servizio da “Poste Motori”  Costo-1,46 euro IVA detraibile-0,32 euro
 Fatturazione servizio all’utente del Centro  Ricavo-1,46 euro  IVA a debito-0,32 euro
 Risultato finale operazione  0

 0

 

Questa perfetta neutralità potrebbe venire meno, qualora i centri di revisione non chiedano a Poste Motori, l’emissione della fattura prima del momento di effettuazione dell’operazione.
Il decreto del MEF 8 agosto 2014, che entrerà in vigore il prossimo 15 settembre 2014, esclude dall’obbligo di emissione della fattura, tra gli altri, i “servizi di gestione e di rendicontazione del pagamento dei corrispettivi dovuti dall’utenza per le pratiche di competenza del Dipartimento per i Trasporti”. Pertanto, senza una specifica richiesta, Poste Motori per certificare i corrispettivi riscossi dai centro di revisione potrà emettere una semplice ricevuta fiscale che, sebbene confermi la deducibilità del costo ai fini della determinazione del reddito d’impresa, non consentirà più la detraibilità dell’Iva con la conseguente perdita a carico del centro di revisioni, che si troverà comunque costretto a versare l’Iva sul corrispettivo riscosso dall’utente finale.

 

Si consiglia, pertanto, a tutti i centri di revisione auto di chiedere la fattura in occasione degli acquisti, anche cumulativi, dei servizi erogati da PosteMotori.

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