Autoriparatori. Ricarica aria condizionata, per il Ministero dell’Ambiente gli autoriparatori devono conseguire il patentino. In settimana sarà istituito il registro

Andrea CapobassoAutoriparazione

Alcune associazioni avevano formulato al Ministero dell’Ambiente richieste tendenti ad escludere le imprese dell’autoriparazione dagli obblighi previsti dal DPR 43/2012 (gas florurati contenuti negli impianti di condizionamento d’aria dei veicoli a motore). Il Ministero, con nota 0008831 del 1° febbraio 2013 ha chiarito che solo ed esclusivamente chi fa la mera operazione di “ricarica” dei gas fluorurati negli impianti di aria condizionata degli autoveicoli è esente dall’obbligo formativo di cui al DPR 43/2012.

Pertanto sono soggetti alla formazione obbligatoria tutti gli operatori che intervengono nelle attività di assistenza, manutenzione e riparazione degli impianti in questione, poiché tali attività prevedono oggettivamente e necessariamente l’operazione di recupero del gas contenuto negli impianti (svuotamento), prima di intervenire – al fine manutentivo e/o riparativo – sugli impianti stessi.
Inoltre, precisa la nota ministeriale, la stessa attività di ricarica, se preceduta o seguita da quella di recupero – a prescindere dall’utilizzo dei macchinari a ciò finalizzati –  rientra nell’obbligo formativo citato.
Davide Rossi – Responsabile Autoriparatori CNA Frosinone: da un punto di vista squisitamente tecnico, quando si esegue, attraverso un intervento di qualità e in conformità la semplice operazione di ricarica di un impianto di aria condizionata, prima si svuota l’impianto (recuperando il gas in esso contenuto anche attraverso l’utilizzo di appositi macchinari), poi si individua l’esatto quantitativo di gas contenuto nello specifico veicolo (attraverso la consultazione dei suoi dati tecnici) ed infine si ricarica l’impianto con il suo giusto quantitativo di f-gas.
Quindi le imprese che effettuano l’attività di assistenza/manutenzione/riparazione degli impianti di aria condizionata negli autoveicoli (che contengono gli f-gas) ricadono negli obblighi previsti dal DPR 43/2012 e pertanto devono far frequentare all’operatore a ciò incaricato il corso teorico-pratico di 8 ore, evitando così il rischio di incorrere in pericolose ed impegnative sanzioni che, nel caso specifico, possono andare da 7.000 a 100,000 euro.
Inoltre occorre considerare che un comportamento rispettoso della norma non esporrebbe l’impresa anche ad un eventuale  rischio di natura penale, considerando il fatto che – nella fattispecie –  si tratterebbe di reati di natura ambientale (vedi allegato Decreto Legislativo sulle sanzioni)
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La CNA di Frosinone ha già consentito la certificazione sul territorio di 30 imprese in due recenti corsi con l’Organismo Brain Bee e con la collaborazione di Officine in Progress e continuerà in tale attività che prevede forti facilitazioni per gli autoriparatori associati.

Prossimo corso: sabato 16 febbraio 2013 presso la sede di Officine in Progress di Isola del Liri.

Per informazioni:
CNA frosinone
Giovanni Cellupica
Tel. 0775/82281
Email: formazione@cnafrosinone.it

 

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