Fatturazione elettronica tra privati. CNA: necessaria una proroga

Andrea CapobassoCna Nazionale

Per evitare problemi seri alle imprese occorre una proroga dell’entrata in vigore della Legge che dal 2019 prevede la fatturazione elettronica tra privati. L’obbligo di emettere fatture, dovrà partire solo dopo un adeguato periodo di sperimentazione.

La CNA, in particolare, pone sei questioni:

  1. Occorre limitare al massimo le informazioni da indicare in fattura;
  2. Va costruito un metodo di recapito alternativo alle fatture elettroniche che dovrà funzionare in caso di blocchi del sistema dell’Agenzia delle entrate; 
  3. Le imprese devono avere la possibilità di indicare la PEC (posta elettronica certificata) del proprio intermediario sia per ricevere le fatture passive sia per le fatture attive; 
  4. La data di emissione della fattura deve essere quella indicata dalla fattura stessa, e il nuovo sistema dovrà limitarsi al ruolo di postino, senza porre termini per la generazione della fattura; 
  5. Bisogna abolire l’obbligo di apporre la firma digitale alla fattura elettronica;
  6. Occorre che il sistema garantisca la conservazione elettronica delle fatture sia per gli adempimenti fiscali che per quelli di tipo civilistico.

La digitalizzazione della contabilità è un vero passaggio epocale ma per garantire che non arrechi problemi seri alle imprese occorre una proroga dell’entrata in vigore.

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