Rete Imprese Italia: quella fiscale è la madre di tutte le riforme

Andrea CapobassoCna Nazionale

“La riforma fiscale è la madre di tutte le riforme, implica un compiuto riconoscimento del fatto che i numeri vengono prima della politica ed è poi la politica che deve adattarsi ai numeri”. Lo ha detto il presidente di Rete Imprese Italia, organizzazione della quale fa parte anche la CNA, Carlo Sangalli, al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro Giulio Tremonti con le parti sociali sull’avvio della riforma fiscale. Secondo Sangalli, sarebbe comunque un errore “aumentare il prelievo sui consumi”. “Speriamo che con questo incontro – ha aggiunto Sangalli – si sia aperta una nuova stagione per tornare a parlare di sviluppo e crescita e per arrivare alla madre di tutte le riforme, quella fiscale, con il duplice obiettivo di semplificazione e di riduzione della pressione fiscale, senza discriminazioni tra lavoro dipendente e autonomo e senza pensare che si possa aggravare il prelievo fiscale sui consumi”. “Auspichiamo – ha aggiunto il presidente- che ciò avvenga con tappe di avanzamento certo per ricreare un clima di fiducia di cui famiglie e imprese hanno bisogno”. Sangalli, infine, ha detto di essere d’accordo con quanto detto dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che tale riforma “in una Italia con un fardello storico di debito pubblico, è certamente una operazione di non breve termine. Lavorare per una riforma fiscale è una questione tanto complessa e tanto necessaria”. Tra le richieste prioritarie contenute nel documento di proposte di Rete Imprese Italia c’è la riduzione della spesa con tagli agli sprechi non più prorogabili in relazione all’avvio del federalismo fiscale; l’ efficientamento della spesa pubblica per liberare risorse finalizzate alla riduzione della pressione fiscale e la realizzazione di interventi incisivi di semplificazione e detassazione per l’avvio di nuove attività economiche. “Ci rendiamo conto che ci dobbiamo dare da fare, non si può andare avanti così”, ha detto Berlusconi, nel suo intervento, affermando che attualmente “Il fisco rappresenta una selva inestricabile anche per chi vuole pagare le tasse”. Da qui la necessità di attuare una riforma difficile, ma indispensabile che il Paese attende “da 40 anni”. Le regole attuali sono “un nodo di Gordio intollerabile” – ha aggiunto il presidente del Consiglio – perciò “avremo un nuovo ed unico codice fiscale, sintesi dei principi generali della nostra fiscalità”. “Questa – ha concluso il premier – è una necessità avvertita da tutti gli operatori”. Da parte sua, il Ministro Tremonti, aprendo il confronto con le parti sociali, ha sottolineato  che “siamo il primo Paese che avvia una grande riforma fiscale”. La riforma, ha aggiunto, “é nel nostro impegno e nella nostra ambizione. La categoria della riforma è superiore alla finanziaria. Il disegno è generale, non particolare, non settoriale”. Le parti sociali saranno chiamate ad un nuovo confronto nel giro di 3-4 giorni.

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