SISTRI. Le imprese avviano azioni legali per recuperare le spese sostenute

Andrea CapobassoCna Nazionale

La CNA, in accordo con le altre associazioni di categoria, annuncia l’avvio di azioni legali per recuperare i contributi versati dagli imprenditori nel biennio 2010-2011 per il funzionamento del SISTRI (il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi) che non è mai diventato operativo. Negli ultimi due anni 325.470 imprenditori italiani hanno speso 70 milioni di euro per iscriversi, acquistare oltre 500mila chiavette usb e quasi 90mila black box. Risultato: il SISTRI non è mai partito.


Abbiamo sempre denunciato – sottolinea la CNA – le inefficienze e gli inutili costi del SISTRI per le imprese chiamate ad attuarlo. Chiediamo una revisione profonda e strutturale del sistema, per semplificare il quadro normativo e le procedure e rendere il SISTRI uno strumento di semplice utilizzo, realmente efficace per contrastare le ecomafie e fondato su criteri di trasparenza ed efficienza. In attesa che il sistema possa davvero funzionare – sostiene la CNA – intraprenderemo le azioni legali necessarie nei confronti del Ministero dell’Ambiente per restituire alle nostre imprese risorse che sono quanto mai importanti in questo momento di grave crisi.

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