Centro Studi CNA: il Pil torna a crescere, ma per le Pmi restano le difficoltà

Andrea CapobassoCna Nazionale

Dopo la pausa registrata nel quarto trimestre dello scorso anno, nei primi tre mesi del 2010 il Pil italiano è tornato a crescere. L’ottimismo derivante dalla ripresa della nostra economia risulta però stemperato dal persistere di una serie di elementi critici (tra cui il forte deterioramento del mercato del lavoro e il peggioramento della fiducia dei consumatori derivante dalle recenti tensioni finanziarie internazionali). Queste, in estrema sintesi, le indicazioni che emergono dall’indagine congiunturale “Barometro della Crisi”, realizzata dal Centro Studi CNA, e che confermano, dunque, il permanere di un forte stato di difficoltà per le piccole imprese. Le indicazioni che emergono dall’indagine congiunturale “Barometro della Crisi”, realizzata dal Centro Studi CNA, confermano il permanere di un forte stato di difficoltà per le piccole imprese, pur facendo registrare, nei primi tre mesi del 2010, una crescita del PIl. I principali indicatori qualitativi restano in terreno negativo e su valori prossimi a quelli del precedente consuntivo. Inoltre, essi sono al di sotto delle attese formulate alla fine dello scorso trimestre. Ciò implica che la ripresa dell’attività produttiva giungerà, forse, solo nel terzo trimestre dell’anno. Nel periodo aprile-giugno si dovrebbe registrare una stabilizzazione delle dinamiche produttive e occupazionali e non già una chiara e decisa inversione di tendenza. Tutti gli indicatori che misurano gli andamenti previsti per il secondo trimestre risultano infatti pressoché nulli. Questa circostanza, se confermata, costituirebbe in ogni caso una novità nella storia dell’indagine congiunturale nella quale i saldi tra giudizi positivi e negativi sulla produzione sono risultati finora nettamente al di sotto dello zero.

Di seguito i principali risultati dell’indagine:

  • Fatturato, Produzione e Ordinativi. Nel primo trimestre 2010 si protrae la debolezza della domanda che si riflette nei saldi ancora negativi degli ordinativi, della produzione e delle vendite. La diminuzione del fatturato è ascrivibile soprattutto alla componente interna.
  • L’occupazione. Gli indicatori che misurano le condizioni del mercato del lavoro (occupazione, ore lavorate e ore di straordinario) anche in questa fase hanno registrato segno negativo. Le perdite occupazionali risultano però contenute anche grazie a un ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali.
  • Gli investimenti. Il dato più positivo di questa fase congiunturale riguarda la spesa per investimenti che è stata realizzata da oltre la metà delle imprese intervistate. Aumenta sensibilmente anche la quota di coloro che hanno realizzato investimenti mirati all’aumento della capacità produttiva.
  • Il credito. Le condizioni di accesso al credito bancario appaiono in lieve miglioramento soprattutto per quel che riguarda la disponibilità dei finanziamenti (sia breve sia a medio/lungo termine). La concessione dei fondi è resa però difficoltosa dal forte aumento delle garanzie richieste. Le imprese continuano poi a segnalare le forti difficoltà nell’incasso dei crediti commerciali.
  • I settori. Fatta eccezione per il comparto dei trasporti, dove si registra una rilevante ripresa del volume di affari rispetto al quarto trimestre 2009, la debolezza congiunturale ha investito soprattutto i comparti industriali e, in particolare, quello  delle costruzioni.
  • Le attese per il secondo trimestre 2010. Per il periodo aprile-giugno aumentano sensibilmente i giudizi positivi circa l’andamento degli ordinativi, della produzione e delle vendite (la sorte di queste ultime appare però legata soprattutto al dinamismo della domanda estera). I saldi degli indicatori sono tali da prospettare un primo recupero dei livelli di attività precedenti la crisi. La correttezza delle previsioni potrebbe però risentire della crescente incertezza generata dalle recenti tensioni finanziarie internazionali.
  •  Il Barometro della Crisi. In sintesi, l’indicatore che misura le condizioni economiche per le micro e le piccole imprese si è attestato a –16,1 dal precedente –17,0 e la previsione per il quarto trimestre 2009 presenta una risalita di circa 13 punti, che porta il Barometro a –3,4.
 

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