CNA: per ripresa puntare su merito, mercato, manifattura, manutenzione

Andrea CapobassoCna Nazionale

L’Italia alla sfida delle “4 emme”. Ovvero: merito, mercato, manifattura, manutenzione. I quattro capisaldi di quella “nuova grammatica concettuale” verso cui il Paese deve virare con decisione se vuole agganciare la ripresa e costruire il futuro. Lo sostiene il segretario generale di CNA Sergio Silvestrini (nella foto) intervistato da Affari e Finanza di Repubblica all’interno di uno speciale di due pagine dedicate alle Pmi. “La crisi frena, ma le piccole e medie imprese hanno pagato un prezzo più alto delle altre imprese” spiega Silvestrini. D’altra parte l’Euroausterity impone a tutti sacrifici: “Ne siamo assolutamente consapevoli – prosegue il segretario CNA – ma questi hanno un senso solo se sono strumenti per costruire un futuro” anche perché “alcuni cambiamenti sono ineludibili”. Le Pmi e il Paese, per ripartire, hanno dunque bisogno di quattro condizioni. La prima: il merito. Ovvero: “scegliere – spiega Silvestrini – sempre e comunque i migliori a qualsiasi livello e in ogni campo”. La gara, poi, dovrà avvenire “nel rispetto delle regole del mercato (la seconda “emme”, ndr)”, che implicano “fermezza e intransigenza verso ogni forma di posizione dominante” e “garanzia sostanziale di partecipazione per tutti i soggetti, anche quelli meno forti”. La terza “emme” è manifattura: “solo la sinergia tra imprese, tra imprese e istituzioni, tra territori può creare – spiega il segretario CNA – le premesse per processi di valorizzazione della produzione manifatturiera”. Manutenzione, la quarta “emme”, infine, significa “riqualificazione complessiva del Paese in una logica di sviluppo che punti sulla conoscenza e sull’innovazione”

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