Sviluppo economico Frosinone

Dalla CNA proposte di “genere” per lo sviluppo economico

Andrea CapobassoCNA Frosinone

Dalla CNA proposte di “genere” per lo sviluppo economico – Nel corso di un incontro tenutosi mercoledì 20/10 alla presenza del Presidente della CCIAA Dr. Giovanni Acampora e del Segretario Generale Dr. Pietro Viscusi, CNA Frosinone ha presentato all’Ente camerale 5 proposte progettuali per lo sviluppo economico del territorio, che si muovono su differenti direttrici e coinvolgendo aspetti settoriali (Artigianato Artistico), trasversali (Voucher Certificazioni e Qualificazioni), sociali (stimolo alle Coperture assicurative) mentre due di essi riservano particolare attenzione alle tematiche inerenti il genere femminile (Voucher maternità per imprenditrici e Fattore D-go! per le donne vittime di violenza). Le proposte sono ora al vaglio dell’Ente Camerale.

Loreto Pantano, Presidente CNA Frosinone. Quali sono stati i principi che hanno ispirato queste proposte?

Loreto Pantano - Presidente CNA Frosinone
CNA, nel ritenere centrale il ruolo della Camera per l’economia locale, vuole contribuire alla programmazione pluriennale dell’Ente fornendo il proprio contributo consultivo e per questo abbiamo proposto 5 specifiche linee di intervento. Non vi sono indicazioni di budget, non è indicata una tempistica di attuazione, ma abbiamo al contempo sviluppato progetti in parte già dotati di un possibile impianto esecutivo, nell’ottica di andare oltre la mera proposta e contribuire sin d’ora ai futuri sviluppi di applicazione. Tutte le proposte si richiamano a principi di ampia partecipazione associativa ed ampio spettro settoriale, con ricadute attese su molteplici categorie economiche, con particolare riguardo sempre alle tematiche di genere.

Può descriverci sommariamente i 5 progetti?

Proponiamo un Voucher a favore delle imprese che investano in Certificazioni di prodotto, di processo ed in specifiche Qualificazioni. Tutte azioni che contribuiscono ad elevare sensibilmente le qualità, il valore, le competenze e quindi la forza delle PMI, favorendone il rafforzamento dei processi e dei prodotti, e con essi il posizionamento sui mercati. Riteniamo che debbano essere sostenute anche particolari qualificazioni e certificazioni proprie dell’Artigianato e della Piccola Impresa, in particolare per i settori dell’Impiantistica (F-GAS e FER), dei Serramenti (EQF 3 e 4), dell’Autotrasporto (CQC – ADR – Uso del Cronotachigrafo), dell’Autoriparazione (PES/PAV per rischio operazioni su Auto elettriche ed ibride). Il secondo progetto riguarda l’Artigianato Artistico, e grazie al contributo dell’Arch. Paolo Emilio Bellisario abbiamo presentato un’idea pluriennale per una categoria che contribuisce all’arte, alla cultura e al turismo del territorio, ma che deve essere sostenuta da un contesto di responsabilità sociale che le aiuti a divenire i depositari di un sapere da divulgare alle nuove generazioni. 

Il terzo progetto vuole invece stimolare, sostenendola economicamente, l’adesione ad Assicurazioni volontarie, che tutelino l’imprenditore in caso di assenza dal lavoro dovuta ad infortuni. Purtroppo la cultura assicurativa è ancora poco diffusa nelle PMI e vogliamo appunto favorirla con un piccolo aiuto economico.

Ci parlava poi di due progetti destinati all’imprenditorialità femminile. Ce li vuole descrivere?

Si tratta di due progetti ai quali teniamo molto, date le implicazioni sociali e di genere che stanno particolarmente a cuore alla nostra Associazione. Innanzitutto proponiamo di destinare contributi a fondo perduto a favore delle imprese amministrate da donne neo mamme, al fine di sostenere spese necessarie per conciliare tempi di vita e di lavoro. Solo ad esempio le spese per aumentare l’organico dell’azienda per far fronte alla minore presenza in ufficio della neo-mamma, per allestire postazioni di lavoro a casa, per temporary manager, ma anche per asili nido, baby sitter e baby parking, al fine di favorire la presenza in azienda dell’imprenditrice.

E poi c’è il progetto per le donne vittime di violenza…

Il progetto Fattore D-go! sostiene l’autoimprenditorialità per donne vittime di violenza ed è stato studiato da CNA insieme all’Associazione Risorse Donna aps, coinvolta dalla CNA sin dall’inizio dello sviluppo dell’idea progettuale data la concreta operatività sul nostro territorio a favore delle donne vittime di violenza, così come il Centro Donna Lilith su Latina.
La violenza di genere ha la sua radice nei rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi ed i Centri antiviolenza svolgono un ruolo importantissimo per restituire prospettiva e dignità alle vittime che vi si rivolgono, incentivando le donne a scommettere su loro stesse ed a mettere a frutto le proprie risorse, anche in possibili progetti di autoimprenditorialità. Spesso però ci si scontra con la difficoltà di poter strutturare un proprio progetto imprenditoriale E’ qui che interviene il nostro Progetto che vuole favorire l’avvio, il consolidamento e lo sviluppo di tali iniziative economiche, sia attraverso un Laboratorio d’Impresa, sia attraverso il finanziamento della CCIAA alle spese per l’avvio dell’attività.

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