Autotrasporto, CNA: il Governo non ha rispettato l’accordo, si profila il fermo

Andrea CapobassoAutotrasportatori

Dopo sette mesi di trattativa e la firma dell’intesa con il Sottosegretario Giachino, il Governo viene meno a quanto concordato e non rende immediatamente esecutivi  i contenuti dell’accordo. La Cna-Fita, nella fase cruciale della approvazione del maxiemendamento relativo alla “manovra Tremonti”, ha infatti purtroppo dovuto constatare che le misure concordate in sede di tavolo tecnico Governo/Committenza/Autotrasporto non sono state fatte proprie dall’Esecutivo e non sono state inserite nello stesso maxiemendamento sul quale è stata posta la fiducia. “Ciò naturalmente pregiudica e azzera di fatto l’intero protocollo sottoscritto il 17 giugno scorso,” questo è il giudizio del Presidente Nazionale Cna-Fita Daniele Caffi,  “e conseguentemente si rende indispensabile la convocazione degli Organismi di Unatras per le decisioni relative alle modalità e alla tempistica della effettuazione del fermo dei servizi”. “La delusione e l’amarezza che l’intero modo dell’autotrasporto prova in questo momento”, prosegue il Presidente Caffi, “non potrà non avere pesanti ripercussioni sui futuri rapporti con l’Esecutivo e con quella parte di committenza che, come è evidente, si è prodigata per questo autentico colpo di mano, non tenendo nella dovuta considerazione quella parte maggioritaria del tavolo tecnico, che rappresenta qualche milione di imprese committenti, che si era impegnata a ricercare una soluzione che rappresentasse l’inizio di una nuova metodologia di rapporti fra domanda e offerta di trasporto”. “Credo che, come è ovvio, oltre alla delusione di Unatras, anche queste Organizzazioni che credono sicuramente in un libero mercato, nel rispetto delle regole e della legalità, non possano accettare di buon grado questo atteggiamento di svilimento del loro ruolo e del loro impegno”

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