Studi di settore, Rete Impresa Italia chiede una proroga dei versamenti

Andrea CapobassoCna Nazionale

“Le imprese hanno bisogno di più tempo per decidere se adeguare i ricavi 2009 agli Studi di settore”. Il primo atto del nuovo organismo di rappresentanza delle piccole imprese, nato dall’alleanza tra CNA, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani, è una richiesta in questo senso indirizzata al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Venerdì 14 maggio R.E.TE imprese Italia ha chiesto a Tremonti, la proroga dei versamenti delle imposte da dichiarazione, per i soggetti appartenenti al mondo degli Studi di settore, in scadenza il prossimo 16 giugno. Ormai è noto a tutti che la crisi economica nel 2009 ha causato una dolorosa riduzione dei ricavi delle imprese. Questo ha reso necessario adeguare i ricavi stimati dagli Studi di settore a questa nuova drammatica realtà, approvando dei correttivi congiunturali. Proprio l’attenzione estrema che si è posta alla costruzione di questi correttivi, ha causato l’inevitabile slittamento in avanti della data nella quale viene reso disponibile il software GERICO (programma per l’elaborazione degli Studi di settore). Questo fatto determina, comunque, dei problemi alle imprese ed ai rispettivi consulenti, in quando riduce il periodo di tempo a disposizione per valutare la posizione fiscale del contribuente. Mai come per il 2009, infatti, la decisione se adeguare i ricavi indicati nella contabilità a quelli stimati dagli Studi di settore, appare quanto mai delicata. Sono questi i motivi che hanno portato le cinque confederazioni del Patto del Caprinica, fondatrici di R.E.TE. Imprese Italia, a chiedere una proroga dei versamenti delle imposte emergenti dalla dichiarazione annuale.

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