“Il federalismo fiscale deve diventare uno strumento decisivo per l’impatto che può avere sulla competitività complessiva del sistema Italia e, soprattutto, sul sistema delle piccole e medie imprese e dell’artigianato”. Lo afferma una nota della CNA diffusa al termine del convegno dal titolo “Le chiavi del federalismo fiscale. Meno sprechi, meno tributi, più responsabilità” che si è svolto a Roma. “La CNA indica un percorso preciso: accelerare i processi di federalismo misurando sempre, però, la qualità dei servizi che vengono erogati. La stella polare di tutta l’operazione deve essere quella del mantenimento e del rilancio del sistema Italia. In particolare la manifattura. Un milione di imprese che, nei territori, aspettano risorse per crescere e per competere. Risorse che devono arrivare alle pmi per fare rete, per innovare, per aggredire nuovi mercati. Per la CNA federalismo vuol dire anche abbassare la pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese. Quanto alla spesa pubblica, che nessun governo è riuscito seriamente a contenere né, tantomeno, a diminuire, è il momento di intervenire in modo drastico per restituire trasparenza, efficienza e efficacia all’azione dei vari livelli di governo. Cittadini e imprese devono poter misurare la responsabilità degli amministratori sulla base del criterio: vedo, pago, voto”.