Con “Sos imprese Italia” aiutate 11.600 Pmi

Andrea CapobassoCredito

“Il Progetto “Sos Impresa Italia” ha rappresentato un valido strumento a disposizione di migliaia di piccole imprese che, hanno visto ridimensionarsi le difficoltà di accesso al credito originate dalla pesante congiuntura economica. Adesso, è giunto il momento di guardare avanti e di avviare una ulteriore fase: volendo ricorrere ad uno slogan potremmo parlare di Progetto “RIPRESA ITALIA”. Lo ha dichiarato Sergio Silvestrini (nella foto) intervenendo alla conferenza stampa, che si è svolta a Roma, volta a tracciare un primo bilancio del progetto, lanciato a fine 2009 da Cna, Confartigianato, e Casartigiani, Confcommercio e UniCredit Group con l’obiettivo di traghettare fuori dalla crisi almeno 10mila imprese sane a rischio chiusura. In sette mesi sono state complessivamente 15.000 le imprese assistite, 11.600 delle quali hanno beneficiato di nuovi finanziamenti, interventi di proroga delle scadenze o rimodulazione delle linee di credito. Un impegno che proseguirà anche nel 2010 con l’apporto di oltre 1 miliardo di euro da parte delle Associazioni e dei Confidi, grazie al quale il tasso di accettazione delle domande delle Pmi passerà dal 76% al 79%. “Il Progetto “Sos Impresa Italia” ha rappresentato un valido strumento a disposizione di migliaia di piccole imprese che, hanno visto ridimensionarsi le difficoltà di accesso al credito originate dalla pesante congiuntura economica. In particolare, ha avuto l’indubbio merito di recuperare la centralità di alcuni degli elementi caratterizzanti del nostro sistema produttivo, vale a dire: il rapporto tra l’impresa e la rete della rappresentanza, il legame tra l’impresa e il territorio, il valore strategico degli strumenti mutualistici, come appunto i Confidi”. Lo ha dichiarato Sergio Silvestrini, intervenendo alla conferenza stampa volta a fare il primo bilancio del progetto lanciato a fine 2009 da Cna, Confartigianato, e Casartigiani, Confcommercio e UniCredit Group con l’obiettivo di traghettare fuori dalla crisi almeno 10mila imprese sane a rischio chiusura. “Adesso,- ha proseguito Silvestrini – è giunto il momento di guardare avanti e di avviare una ulteriore fase nel rapporto tra le Associazioni di categoria, i Confidi e UniCredit Banca che, attraverso una visione coraggiosa e lungimirante, contribuisca al rilancio delle prospettive di crescita del Paese. Volendo ricorrere ad uno slogan potremmo parlare di Progetto “RIPRESA ITALIA”. La nuova fase – ha concluso – dovrà prevedere una maggiore facilità di accesso al credito per quelle imprese che possono acquisire commesse, per le quali sono necessari investimenti. Inoltre, alla conoscenza dei territori realizzata grazie ai tavoli locali, dovrà aggiungersi una particolare attenzione all’analisi dei diversi settori, prodotti e mercati economici, come ad esempio quelli legati alla green economy.” Il progetto Sos Imprese Italia sarà prorogato per altri 6 mesi, mentre Unicredit si è detta già pronta ad aderire ad una eventuale proroga alla moratoria sui finanziamenti alle Pmi concordata tra Associazioni di categoria, Abi e Governo. In particolare, in 7 mesi sono stati attivati tavoli di lavoro congiunto su tutto il territorio nazionale, definite insieme con le Associazioni le linee guida e le regole di funzionamento, realizzati 50 tavoli a livello regionale (che vengono riconvocati con cadenza mediamente bimestrale) ed e’ stata realizzata una newsletter mensile alle Associazioni per garantire costante monitoraggio dell’iniziativa. Nel 2009 circa un terzo dei nuovi finanziamenti (oltre 3 miliardi di nuovi finanziamenti a più di 30.000 aziende) sono stati fatti con Associazioni e Confidi. Anche nel 2010 continua il grande apporto di Associazioni e Confidi con oltre 1 miliardo di finanziamenti, mantenendo (e anzi aumentando) il tasso di accettazione delle domande, a testimonianza del supporto del Gruppo alle PMI (dal 76 al 79%). Sul totale delle imprese clienti di UniCredit negli ultimi 13 mesi il 21% ha avuto almeno un momento di tensione finanziaria ma di queste solo il 3,2% (in controtendenza con la media italiana del 6,7% – fonte Rapporto Prometeia) non e’ riuscito a superare le difficoltà ed è sfociata in un default oppure ha avuto una richiesta di rientro sui finanziamenti. I risultati sono stati presentati, oltre che dal segretario generale della Cna, Sergio Silvestrini, da Roberto Nicastro, Deputy Ceo di UniCredit Group, Gabriele Piccini, Country Chairman Italia di UniCredit Group, Cesare Fumagalli, Segretario generale Confartigianato, Leopoldo Facciotti, Vice Segretario nazionale Casartigiani, Luigi Taranto, Direttore generale Confcommercio e Sergio Bertani, Responsabile crediti Retail Italy di UniCredit Group nel corso del tavolo nazionale di lavoro a Roma.

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